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La valle si trova a 20 km da Benevento, 23 km da Avellino, 22 km da Caserta, 38 km da Napoli e 57 km da Salerno, ed è delimitata a sud dalla catena montuosa del Partenio, e a nord dal massiccio del Taburno.
La Valle Caudina era originariamente occupata da un lago alimentato da acque provenienti dal Taburno e dal Partenio. Rinvenimenti di ceramiche a San Martino Valle Caudina fanno pensare a primi insediamenti risalenti all'Età del Bronzo (1800-1000 a.C.). Vi nasce poi, attorno all'VIII secolo a.C., la città di Caudium, capitale della tribù sannita dei Caudini, ricordata soprattutto per l'umiliante sconfitta delle Forche Caudine che i Sanniti inflissero ai Romani nel 321 a.C. durante la Seconda guerra sannitica. La collocazione ritenuta più probabile è tra gli attuali abitati di Montesarchio e Bonea. In epoca romana vi passava la via Appia nel tratto tra Capua e Beneventum. L'attività produttiva è principalmente agricola (cereali, ortaggi, olive, uva da vino) anche se va affermandosi una certa attività industriale, in particolare nel comune più grande, Montesarchio.
Il territorio della Valle Caudina è diviso in 14 comuni, di cui 10 in provincia di Benevento e 4 in provincia di Avellino.
Provincia di Benevento
Airola Moiano
Arpaia Montesarchio
Bonea Pannarano
Bucciano Paolisi
Forchia Sant'Agata de'Goti
Provincia di Avellino
Cervinara
Rotondi
Roccabescerana
S.Martino Valle Caudina
Arpaia
Il Museo, realizzato all'interno del Castello di Montesarchio, è dedicato alla storia della Valle Caudina e alle testimonianze archeologiche dei centri più importanti: Caudium (Montesarchio), Saticula (Sant’Agata de’ Goti), Telesia (San Salvatore Telesino).
Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e irregolare mentre il paesaggio è contraddistinto dai colori dei boschi che ammantano i rilievi (pinete, castagneti, faggete e formazioni miste di acero, roverella, carpino e orniello) e dalle tinte brillanti dei seminativi, dei vigneti, degli oliveti e dei frutteti che ricoprono le aree a ridosso della Valle Caudina, a testimonianza dell’incessante opera dell’uomo sul territorio.
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Cervinara)
Chiesa di S.Martino Vescovo
Non si hanno notizie certe sulla data precisa di costruzione della chiesa, dovrebbe risalire al XVII sec.II portone di accesso è inglobato in un portale di pietra sul quale è affrescata, in una luneta, l'immagine dei Santi Cosma e Damiano con al centro la Madonna del Bagno.
La prima notizia sicura su questa chiesa è riportata in una pergamena della biblioteca di Montevergine del maggio 1286. Un altro documento risale al 1587: è l’inventario commissionato dall’arciprete Giovanni Ferrara, fatto redigere dal notaio Gerolamo Setaro, riguardante i confini giuridici della chiesa.
Sant'Agata de Goti
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